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 Regolamento CSEN Soft Air (CONI)

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Generale Patton

Regolamento CSEN Soft Air (CONI) Modera10
Generale Patton


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MessaggioTitolo: Regolamento CSEN Soft Air (CONI)   Regolamento CSEN Soft Air (CONI) Icon_minitimeSab Set 26, 2009 12:48 pm

INDICE
Parte generale
1 – Introduzione ed ambito applicativo
2 – Regolamento Tecnico e Regolamenti Attuativi o di Gara
3 – Tipologie di pratica
4 – Requisiti di sicurezza
5 – Requisiti di appartenenza
Caratteristiche Tecniche dello Sport del Softair
6 - Definizione Tecnica del Softair
7 - Attrezzature e protezioni per la pratica sportiva del Softair
Tipologie di Pratica dello sport del Softair
8 – Principi generali della pratica competitiva
9 – Identificazione delle Tipologie di pratica competitiva
10 – La Pratica non competitiva
11 – La Pratica svolta dai Minori
Principi generali di sicurezza dello sport del Softair
12 - Principi Generali
13 - Certificazione sanitaria di idoneità
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14 - Sicurezza e Regolamenti attuativi o di gara
15 - Sicurezza e pratica non competitiva
16 - Aspetti assicurativi e tesseramento individuale CSEN
17 - Aspetti assicurativi e di appartenenza ed affiliazione delle ASD
PARTE GENERALE
1 - Introduzione ed Ambito Applicativo
Il Regolamento Tecnico del Softair (d’ora in poi Regolamento Tecnico) ha lo scopo di stabilire le regole
generali e le linee guida per la pratica di questo Sport, così come definito all’art. 1 del Codice Etico di
settore e secondo i principi delle competizioni non agonistiche (o gare) indicati nello Statuto del Comitato
Sportivo Educativo Nazionale (d’ora in poi CSEN), coordinati con le caratteristiche presenti nel Codice
Etico e nel Regolamento Arbitrale.
Per la valenza generale del Regolamento Tecnico, esso dovrà essere osservato dai partecipanti e dagli
organizzatori di qualunque gara e/o manifestazione di Softair che si intenda svolta sotto l’egida del CSEN.
In caso di competizioni internazionali, ai fini della loro omologa e/o dell’accredito sportivo all’interno del
suddetto Ente, si intenderanno recepiti i regolamenti che il CSEN, a mezzo preposta Commissione Tecnica,
intenderà come compatibili con i principi Etici, Tecnici ed Arbitrali fissati per il Softair.
2 – Regolamento Tecnico e Regolamenti Attuativi o di Gara
Il Regolamento Tecnico trova applicazione operativa nei Regolamenti Attuativi o di Gara stilati dai
praticanti e/o dalle ASD e/o da eventuali altre forme associative riconosciute idonee dal CSEN all’esercizio
del Softair, per la realizzazione delle diverse tipologie di pratica previste per questo sport. Non sono
compatibili e si intendono contrari alla disciplina regolamentare del CSEN i Regolamenti attuativi o di gara
contrastanti con il suo Statuto e/o con il Codice Etico, il Regolamento Tecnico ed il Regolamento Arbitrale
previsti per il Softair.
3 – Tipologie di pratica
Il Regolamento Tecnico qualifica le tipologie di gioco che il CSEN riconosce per la pratica competitiva e
non competitiva del Softair. Le tipologie non comprese nel Regolamento Tecnico, purché non contrarie alla
Legge, all’Ordine Pubblico o al Buon Costume e purché compatibili con i requisiti di sicurezza previsti,
sono comunque ammesse in ambito CSEN nella forma non competitiva e beneficiano della stessa tutela
assicurativa e statutaria. Per ciascuna tipologia di gioco il Regolamento Tecnico fissa gli elementi descrittivi
ed i requisiti minimi e massimi entro cui essa è praticabile.
4 – Requisiti di sicurezza
Il Regolamento Tecnico identifica i requisiti di sicurezza minimi per la realizzazione e la pratica delle
diverse tipologie di gioco sia in forma competitiva che non competitiva. I requisiti di sicurezza non sono
derogabili e le loro caratteristiche sono imprescindibili per qualificare, secondo i principi statutari del CSEN,
la pratica del Softair come sportiva.
5 – Requisiti di appartenenza
Il Regolamento Tecnico è applicazione delle disposizioni generali e statutarie del CSEN ed esso è vincolante
per la pratica sportiva competitiva e non competitiva del Softair per tutti gli iscritti, in forma individuale e/o
aggregativo-associativa a questo Ente nonché per tutte le strutture amministrative interne che lo
compongono.
3
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLO SPORT DEL SOFTAIR
6 - Definizione Tecnica della pratica del Softair
Integrando la definizione del punto 1 del Codice Etico ed alla luce dei requisiti generali colà previsti, il
Softair è uno sport di movimento ma non di contatto, caratterizzato dal confronto tra atleti (detti anche
Softgunners) operanti individualmente e/o aggregati in squadre che, attraverso specifiche attrezzature
definite REPLICHE o ASG (Air Soft Gun), sviluppano un punteggio od un vantaggio di gara raggiungendo
e/o acquisendo degli obiettivi predeterminati, superando delle prove tecnico-teoriche e/o tentando
reciprocamente di porsi fuori gioco attraverso il lancio di precisione a distanza di pallini calibrati, composti
da materiale plastico o da esso derivato atossico ed inerte e/o biodegradabile, ed il loro contatto con il corpo
e/o l’attrezzatura di un avversario. L’uscita dal gioco avviene sulla base della dichiarazione di contatto resa
spontaneamente e volontariamente dall’atleta raggiunto dai pallini e può essere momentanea e/o definitiva, a
seconda della tipologia di gara e/o di pratica adottata, come rappresentato dal regolamento preliminarmente
previsto e condiviso per l’evento. In caso di mancata dichiarazione dell’atleta, spetterà all’eventuale arbitro
della gara indicare la sua uscita dal gioco.
Le Repliche/ASG ammesse per la pratica del Softair sono liberamente acquistabili, utilizzabili e/o detenibili
dagli atleti, purché rispondenti alla definizione tecnica e ai pari requisiti fissati dalla Legge.
La pratica si svolge sia in aree territoriali Esterne (appezzamenti di terreno, boschi, vallate, radure, ecc.) che
in ambienti Interni (edifici, palestre, ecc.) purché compatibili con la tipologia di gioco prescelta e nel pieno
rispetto delle norme a tutela della sicurezza, dell’ambiente e dell’ordine pubblico nonché dei diritti, nessuno
escluso, gravanti sulla proprietà sia essa Pubblica che Privata nonché delle relative limitazioni ad essa e per
essa previste dalla Legge. Se per raggiungere aree di gioco od avviare la pratica sportiva gli atleti devono
preliminarmente stazionare e/o attraversare aree di territorio private e/o pubbliche ove la pratica del Softair
non è consentita pur essendo consentito transito e stazionamento, l’attività sportiva é sospesa per tutto il
tempo dello stazionamento o dell’attraversamento e gli atleti non sono considerati “giocatori” e non possono
usare le Repliche/ASG che possono solo essere trasportate e/o preparate per lo svolgimento dell’attività. Il
mero trasporto e/o la preparazione della Replica/ASG non sono idonei a qualificare tecnicamente l’agente
come “softgunner” dovendo per lo scopo essere svolta una pratica effettiva del Softair così intesa sulla base
del Regolamento Attrattivo e/o di gara usato nel momento e sulla base dei principi generali esposti nel
presente Regolamento, nel Codice Etico e nel Regolamento Arbitrale. Restano, comunque salvi i diritti
associativi ed assicurativi eventualmente vantati dal Softgunner anche nelle fasi di sospensione della pratica
effettiva.
7 - Attrezzature e protezioni per la pratica sportiva del Softair
I requisiti indispensabili per la pratica sportiva del Softair sono:
• Uso obbligatorio di una o più Repliche/ASG rispondenti ai requisiti di Legge, possibile solo in
presenza di contesti e circostanze predeterminati da un regolamento di gara o di evento o, comunque,
che non siano contrari alla Legge, all’Ordine Pubblico, al Buon Costume, all’eventuale normativa di
settore e ad ogni eventuale altra norma, anche specifica del CSEN e/o del CONI che ne regolasse
espressamente l’uso e/o il possesso, nonché al Codice Etico.
• Uso obbligatorio di idonee protezioni per la tutela dell’integrità dell’intera area facciale dell’atleta,
comprensiva della zona oculare ed oro-dentale. In questo senso si definisce idonea la protezione che
non sia penetrabile da un pallino lanciato da una Replica/ASG avente i requisiti prescritti dalla Legge
e/o che ne ammortizzi completamente e senza danno la forza cinetica;
• Uso di abbigliamento che deve consentire la miglior protezione e libertà di movimento all’atleta,
tenuto conto del contesto in cui pratica lo sport. In caso di competizioni o, comunque, laddove
richiesto dal regolamento di gara o dell’evento, l’abbigliamento deve anche permettere il
riconoscimento del gruppo o della squadra di appartenenza dell’atleta, eventualmente integrandosi
con capi di vestiario, segni distintivi e similari che si rendessero necessari. In ogni caso sono
espressamente vietati simboli e segni distintivi non permessi dalla Legge o dal Codice Etico.
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TIPOLOGIE DI PRATICA DEL SOFTAIR
8 – Principi generali della pratica competitiva
Le tipologie di pratica competitiva sono indicate per la strutturazione di gare e tornei riconosciuti dal CSEN,
sia che si esauriscano in un unico contesto d’evento sia che siano tappe e/o giornate di un campionato
strutturato su più eventi.
Perché abbiano i requisiti di legittimità formale, esse prevedono obbligatoriamente la produzione della
seguente documentazione, anche contestuale:
• la presentazione della gara con comunicazione al CSEN presso la Commissione Tecnica preposta o
la Direzione Tecnica Nazionale Area Softair, che ne evidenzi data e tipologia;
• la dichiarazione autocertificativa del rappresentante legale della struttura associativa organizzatrice
circa la presenza dei requisiti Tecnici ed Arbitrali richiesti dal CSEN;
• copia della comunicazione di svolgimento della gara inoltrata all’Autorità di Pubblica Sicurezza,
preposta al controllo del territorio corredata dall’eventuale richiesta, se stabilito dall’autorità di P.S.
stessa, di presenza di Forza Pubblica all’evento;
• copia dell’eventuale autorizzazione all’uso del territorio pubblico e/o privato che si rendesse
necessaria per lo svolgimento dell’evento;
• copia dell’eventuale richiesta di presenza di personale medico-sanitario e/o di ambulanza;
• originale e/o copia di qualsiasi altro documento che si rendesse necessario al fine di consentire lo
svolgimento della gara e/o dell’evento.
Gli eventi competitivi, per l’omologa, necessitano di un arbitraggio regolare svolto da Arbitri e/o
Commissari di Gara accreditati presso il CSEN secondo le disposizioni contenute nello specifico
Regolamento.
Al termine dell’evento, gli Arbitri e/o i Commissari preposti devono provvedere alla stesura ed alla
sottoscrizione di uno specifico verbale da comunicare nei modi e nelle forme di cui allo specifico
Regolamento.
9 – Identificazione delle Tipologie di pratica competitiva
Le tipologie sono:
1. il modello di Gioco Combat:
per squadre in gara tra loro con numero variabile di appartenenti (Minimo 4 - Massimo 20 giocatori
per squadra), a scontro diretto con punteggio, per obiettivi fissi e/o mobili e/o eliminazione degli
avversari. Si pratica su un campo territorialmente predefinito per caratteristiche fisiche e
geomorfiche, limitato secondo le esigenze e disponibilità degli organizzatori. Il campo non deve
contenere al suo interno più del 30% di spazi impraticabili tuttavia può essere attrezzato con ripari
e/o fortificazioni che, unite alla percentuale prevista per gli spazi impraticabili, non devono
complessivamente occupare più del 40% del terreno di gioco. Il campo dovrà essere selezionato sulla
base della composizione numerica di ciascuna squadra e comunque dovrà garantire a ciascun
giocatore un’area operativa personale non inferiore a 50mq con un’area minima complessiva di
5.000mq il cui lato più corto non potrà essere inferiore a 40mt e con un’area di gioco libera non
inferiore al 50% dell’estensione totale.
2. il modello di Gioco in Pattuglia e/o in azione Ricognitiva;
per squadre in gara tra loro con numero variabile di appartenenti (Minimo 2 - Massimo 15 giocatori
per squadra), su percorso topografico preordinato a coordinate e/o ad obiettivi e/o a tempo, con
ipotesi di scontro con controinterdizione e/o con le altre squadre, con punteggio multiplo finale. Si
pratica su territorio predefinito per via topografica e limitato secondo le esigenze e disponibilità degli
organizzatori. Non sono previste particolari limitazioni e/o estensioni per il terreno, incluso quello
impraticabile, che può prevedere anche linee costiere tratti montani, bacini artificiali e naturali di
convogliamento e deposito delle acque, ecc. eccettuandosi il fatto che i percorsi da sviluppare
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durante il pattugliamento e/o la ricognizione e gli eventuali obiettivi siano sempre praticabili e/o
raggiungibili, anche con appositi mezzi e/o equipaggiamenti, e traversanti o localizzati in aree non
evidentemente pericolose e/o interdette tenuto conto dello stato dei luoghi, delle limitazioni dovute
alla proprietà privata e dei vincoli normativi demaniali o comunque Pubblici. Sono ammessi elementi
scenografici e/o difensivi a corredo del campo di gioco purché siano rispettosi delle condizioni sopra
precisate. Se precisato dagli organizzatori e salvo la specifica di eventuali limiti, ammette l’uso di
ogni tipo di strumenti di orientamento, lettura topografica, di potenziamento della visione diurna e
notturna e di tutto quanto non sia in questo senso esplicitamente vietato o ritenuto non idoneo dagli
organizzatori. Deve avere una durata complessiva non superiore a 10 ore giornaliere di gioco.
3. il modello di Gioco a coreografia descrittiva vincolata e preordinata inferiore a 12 ore
si basa su elementi descrittivi, strutturali e coreografici preordinati (Missione o Story Board) per
squadre coordinate in due schieramenti con numero variabile di appartenenti fissato in ragione degli
obiettivi assegnati ai reciproci comandi e/o capigruppo. Gli schieramenti, tenuto conto del numero
massimo dei partecipanti ammesso, delle loro eventuali specialità, della natura dei luoghi e della
tipologia degli obiettivi da raggiungere, potranno essere bilanciati a mezzo specifico punteggio
preliminare. Le caratteristiche del terreno sono le stesse previste per le gare di cui al punto 2 mentre
l’operatività del gioco e la classifica di merito saranno variabili in funzione della missione o dello
story board preliminare. Sono ammessi elementi scenografici e/o difensivi a corredo dell’area di
gioco purché siano rispettosi delle condizioni già precisate al punto 2. Si sviluppa nell’arco di 12 ore
non oltre la metà delle quali possono essere notturne rispetto alla stagione ed al calendario di
svolgimento. Ammette elementi descrittivi e/o coreografici preliminari che non siano direttamente
collegati alla pratica del softair (ipotesi di intelligence, contatto con figure e/o luoghi esterni al gioco,
ecc.) elementi che tuttavia sono esclusi per caratterizzare obiettivi ed attività operative.
4. il modello di Gioco a coreografia descrittiva vincolata e preordinata superiore a 12 ore e fino a
48 ore
ha le medesime caratteristiche del modello di cui al precedente punto 3 con l’eccezione di:
• ammettere ogni forma di elemento descrittivo e/o coreografico sia esso preliminare che
operativo, purché non contrastante con la Legge, l’Ordine Pubblico, il Buon Costume ed il
Codice Etico;
• non porre limitazioni al gioco nelle ore notturne, purché siano osservati i requisiti generali di
sicurezza di cui al successivo punto 12 e, in ogni caso, tenuto conto della natura dei luoghi e
dei vincoli citati in materia di proprietà privata e pubblica;
• ammettere una durata che non sia superiore alle 48 ore.
10 – La Pratica non competitiva
La pratica non competitiva raccoglie tutte quelle forme di esercizio dello sport del Softair che non rientrino
nelle categorie di cui al precedente punto 9 e che, tuttavia, rendono comunque possibile l’applicazione delle
caratteristiche tecnico-identificative di questo sport sulla base e nel rispetto delle disposizioni contenute nel
Codice Etico e nei Regolamenti Tecnico ed Arbitrale.
Tra di esse:
• ogni forma di allenamento;
• i corsi di specializzazione e di formazione didattica siano essi per la pratica effettiva che per
l’arbitraggio;
• le ipotesi sperimentali purché non violino i requisiti di sicurezza e la normativa generale dello Stato
Italiano;
• ogni incontro che, pur prendendo spunto dalle tipologie di pratica competitiva, sia svincolato da una
gara, singola o di campionato, da una manifestazione o da un evento avente il citato requisito di
competitività.
11 – La Pratica svolta dai Minori
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Il CSEN riconosce come applicabili anche ai Minori le disposizioni Etiche, Tecniche ed Arbitrali previste
per gli atleti Maggiorenni che praticano il Softair, purché la partecipazione del Minore a questo sport sia
preliminarmente autorizzata da chi esercita su di lui la potestà.
I Minori possono essere coinvolti nella pratica competitiva alle seguenti condizioni:
• in caso di evento dedicato solo ai Minori: sono ammessi se hanno compiuto il 12° anno di età, se in
possesso di una Replica/ASG che sia proporzionata alle loro capacità psico-fisiche e, fino al
compimento del 16° anno di età, se dotati di protezioni rigide che coprano, oltre che l’intera area
facciale, anche la testa (caschetto). In caso di Minore che non abbia compiuto il 12° anno di età e
attese le precedenti disposizioni sulla sicurezza individuale, lo stesso potrà essere ammesso
all’evento competitivo qui descritto purché l’esercente su di lui la potestà lo autorizzi e sottoscriva
parimenti una dichiarazione di scarico e/o condivisione di responsabilità espressamente prevista per
l’evento, da rilasciare agli organizzatori della gara. In ogni caso non possono partecipare ad eventi
competitivi i Minori di 10 anni. La valutazione di idoneità dell’atleta alla partecipazione alla gara
dovrà essere comunque espressa dal Collegio Arbitrale preposto alla direzione dell’evento
competitivo.
• in caso di evento con atleti di Maggiore e Minore età: ferme restando e condizioni di sicurezza
personale e di equipaggiamento di cui al precedente punto, sono ammessi se hanno compiuto i 14
anni e se inseriti in squadre a prevalente composizione di Maggiorenni. In ogni caso l’eventuale
capo-squadra dovrà avere la maggiore età e il Collegio Arbitrale potrà riservarsi di chiedere la
modifica dell’equipaggiamento protettivo e/o della Replica/ASG del Minore e/o il suo
posizionamento all’interno della squadra qualora li ritenesse non adeguati e/o non sicuri per il
Minore stesso.
Per gli eventi non competitivi, ferme restando le condizioni di sicurezza individuale e di detenzione della
Replica/ASG prima descritte, non sono previsti specifici limiti di età per gli atleti Minori ma si applicano
i principi di ordinaria diligenza e di custodia del previsti dalla Legge e/o da eventuali regolamenti del
CSEN o da esso approvati e/o parimenti del CONI.
PRINCIPI GENERALI DI SICUREZZA DELLO SPORT DEL SOFTAIR
12 - Principi Generali
In materia di sicurezza, si applicano al Softair, sia nella pratica che nell’organizzazione degli eventi ad esso
collegati, di natura competitiva che non competitiva, i più significativi accorgimenti per la salvaguardia
dell’integrità fisica degli atleti praticanti e degli eventuali Terzi, nonché delle proprietà private e pubbliche
che venissero interessate da questa attività sportiva conformemente e secondo il contesto del suo
svolgimento.
L’idoneità dei citati accorgimenti per lo scopo e la correttezza ed efficacia del loro uso, va valutata in
funzione dell’entità e della tipologia della pratica svolta, tenuto conto del contesto ambientale ove si realizza,
degli eventuali regolamenti applicati e dei fattori concomitanti e concorrenti manifestatisi o presenti durante
la pratica, tra i quali ma non solo, quello meteorologico, quello personale e quello territoriale.
In ogni caso, resta principio garantista della sicurezza del gioco la presenza di una procedura che descriva
per punti ed in funzione della pratica svolta, i passaggi predisposti per prevenire le circostanze lesive o
dannose e/o per affrontarle qualora si verificassero.
13 - Certificazione sanitaria di idoneità
Ciascun atleta che pratica sia in forma competitiva che non competitiva lo sport del Softair presso il CSEN
deve presentare presso all’ASD di appartenenza la certificazione medica attestante l’idoneità alla pratica
sportiva non agonistica con validità annuale. Il possesso di tale requisito è presunto per ogni atleta del
Softair che detenga e/o esibisca almeno la tessera base del CSEN valida per l’anno sportivo in corso. In ogni
caso, ed in particolare per gli eventi competitivi, fa fede l’eventuale dichiarazione resa in questo senso dal
rappresentante legale pro-tempore della ASD di appartenenza dell’atleta.
14 - Sicurezza e Regolamenti attuativi o di gara
I regolamenti attuativi di un evento sportivo devono contenere la descrizione dei requisiti i sicurezza che la
struttura associativa organizzatrice intende utilizzare.
I livelli di sicurezza adottati non possono derogare in alcun modo a tutte le disposizioni contenute nel
presente Regolamento e, in particolare, ritenendosi grave violazione di norme, alle indicazioni di cui ai
precedenti punti 7 ed 8.
In ogni caso, nell’organizzazione di un evento competitivo, il regolamento attuativo o di gara deve contenere
le seguenti disposizioni generali di sicurezza:
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